La storia

Chioggia, la piccola Venezia

Chioggia si trova nella Laguna di Venezia ed è il settimo comune della regione per popolazione.
Secondo la leggenda il fondatore è un uomo venuto dal mare, Clodio, scappato dall’incendio di Troia e stanziatosi nella Laguna.

Come simbolo di Clodia sceglie un leone rampante in ricordo della città natale.
In epoca bizantina e romana rimane inabitata, ma negli anni successivi inizia ad essere sfruttata per i canali che garantivano i collegamenti e il commercio con l’Istria e la Dalmazia, senza dover passare per il mare aperto.
Nei secoli bui Chioggia accoglie le popolazioni del padovano, di Este e Monselice, minacciate dai barbari ed iniziano a svilupparsi principalmente due attività: la produzione del sale e il lavoro degli orti. Con il passare degli anni si sviluppa la pesca in laguna e successivamente la pesca in mare aperto, con la costruzione di tartane e bragozzi, facendo diventare così Chioggia ricca e fiorente nel XIV secolo.

Nel 1387 inizia il conflitto fra la repubblica di Genova e di Venezia; i genovesi occupano Chioggia e Sottomarina per un paio di anni e lasciano i due centri distrutti. Nei secoli successivi la gente si concentra a Chioggia dove sono rimasti in piedi un paio di edifici, tra cui il Granaio e il Duomo.

La popolazione vive su una terra difficile, soggetta ad inondazioni, epidemie, carestie e tanto lavoro. La produzione del sale diminuisce per la concorrenza delle saline meridionali. Iniziano, però, a ricostruire la città medievale, con conventi, chiese e santuari.
Nel 1866 con la terza guerra d’Indipendenza il Veneto si annette al Regno d’Italia e i problemi diventano evidenti per Chioggia: mancano i finanziamenti per le opere pubbliche, la pesca entra in crisi e la gente di Sottomarina reclama l’autonomia. Si ha una piccola svolta alla fine dell’Ottocento quanto viene costruito il primo acquedotto, arriva l’illuminazione a gas e la città viene collegata a Rovigo con la ferrovia. Ulteriori miglioramenti si hanno nel 1935 quando si inaugurano le dighe del porto, un acquedotto funzionante e moderno e si costruiscono le prime case popolari.

Turismo e pesca rimangono le attività più importanti, così come l’orticoltura e l’attività del porto commerciale.

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Monumenti e Musei

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